Ci tiene a puntualizzare: "sono solo un uomo comune (un architetto con due figli, moglie e i normali ritmi che la nostra società impone ad un quarantenne che mette al primo posto la famiglia, ma che comunque non trascura il lavoro) e un corridore per passione.
Vengo dal salto in alto sono cresciuto a pane ed atletica ma non sono assolutamente un recordman, ma solo un uomo che corre per stare bene e per affermare che se vuoi ottenere qualcosa di bello nella vita, niente ti può fermare! Non sono io a donare, ma piuttosto a ricevere. Quando porti a termine progetti come questo che ho intrapreso è un grosso arricchimento personale".
Ecco così che a queste dichiarazioni Michele Innocenti fa seguire i fatti con l'impegno, in prima persona, in questa "traversata" podistica della Toscana di ben 180 chilometri!
Michele non è però un solitario, ma un atleta che con calore, e voglia di condivisione vuole vivere quest'esperienza straordinaria con molti compagni di viaggio, che piano piano si stanno unendo a lui in un unico grande serpentone.
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